Costa Smeralda: storia di un miracolo italiano

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Pochissime infrastrutture, ancor meno spazio per l’allevamento e una natura selvaggia, pungente, asciutta e invasa dalla macchia mediterranea, tutto affacciato su calette e golfi a picco su un mare azzurro e screziato di verde: la Costa Smeralda, o meglio i Monti di Mola, fino agli anni ‘60, dovevano apparire così a chi cercava di avventurarsi in questa zona.

Cosa è successo dunque a questa poverissima regione della Sardegna, che in pochi anni l’ha trasformata in un vero e proprio miracolo italiano?

Tre personalità a capo dell’impresa

È il 1962 quando tre personalità importantissime del mondo dell’industria e del business occidentale iniziano ad interessarsi a questo spicchio di Sardegna: il principe Karim Aga Khan IV, Paolo Riccardi e l’avvocato Andrè Ardoin fondano il Consorzio Costa Smeralda, mettendo in attività i terreni dell’avvocato.

In pochi mesi reclutano architetti, costrutturi, imprese edili ed esperti del turismo e iniziano a trasformare quest’angolo incontaminato di macchia mediterranea e mare in una località che dovrà ospitare il meglio del jet set e della mondanità mondiale: il villaggio di Porto Cervo, gli hotel di lusso, le zone residenziali diventano un classico della dolce vita all’italiana, un simbolo di cosa il nostro paese può offrire a personalità importanti, reali, politici, attori da tutto il mondo.

Il 2012, l’anno della svolta

Nel 2012 la proprietà del Consorzio Costa Smeralda passa da Tom Barrack all’emiro qatarino Hamad bin Khalifa al-Thani. Sebbene oggi sia il figlio Tamin ad avere il controllo politico della nazione medio-orientale, è ancora l’ex emiro a controllare l’economia della Costa Smeralda grazie ai propri appoggi economici.

Dopo un periodo di stasi del turismo nell’area, oggi la zona è più ricca e popolata che mai: la Costa Smeralda ha ricominciato ad essere meta di un turismo di massa, che raduna tanto personalità di spicco quanto persone comuni, desiderose di godere della bellezza del paesaggio e della maestosità di locali notturni, ristoranti e discoteche della zona.

La Costa Smeralda oggi

La Costa Smeralda oggi è più che lusso inavvicinabile, ma calette romantiche, buon cibo (forse una delle chiavi della longevità del popolo sardo!) shopping e luoghi storici.

Vogliamo segnalarti i nostri luoghi e tipicità preferite della zona per aiutarti ad organizzare al meglio il tuo viaggio:

  • San Pantaleo, un borghetto immerso nella macchia mediterranea dall’aria bohemiene da cui partono trekking e sentieri per chi ama camminare nella natura
  • queste 10 spiagge della zona, tra le più belle della Regione Sardegna secondo Veratour
  • Li Muri, Malchittu e Albucciu, tre zone di interesse storico per osservare le antiche costruzioni delle civiltà nuragiche
  • l’artigianato tipico della zona, dai tessuti di Pasella al lusso della gioielleria dei brand trattati da Rosas, le occasioni per lo shopping sono decine e vanno dai prodotti più di nicchia a quelli più celebri e popolari
  • il Museo Archeologico di Olbia, con antichi reperti di epoca greca e romana
  • le zone dello shopping di Porto Cervo e Olbia, per cui trovi moltissime informazioni qui
  • la cucina tipica della zona della Gallura, spiegata più nel dettaglio in questo articolo
  • il buon bere della regione, di cui la Sardegna e la Costa Smeralda sono bandiere: non possiamo che consigliarti l’acquisto del Vermentino e del mirto (sia bianco che nero), due prodotti tipici della zona.
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