Color grading: l’arte di rendere unico il video

color grading

Hai curato la messa in luce delle tue scene, girato le riprese con cura e montato il tutto senza sbavature. Eppure, non hai ancora l’impressione di essere al pari dei professionisti. La ragione di questo scollamento risiede nella mancanza di un elemento fondamentale: il color grading.
Il color grading è quel processo che ti permette di regolare le tonalità di ogni singolo frame, trasformando l’immagine finale in qualcosa di incredibile. Consiste nel bilanciare l’immagine, regolare look specifici e persino creare uno stile artistico unico per ogni inquadratura. Le possibilità offerte durante le riprese sul set sono limitate. È il color grading che spinge tutto ad un livello superiore, svolgendo un ruolo essenziale nel processo di montaggio video. La qualità è di vitale importanza ai giorni nostri, anche se lo spettatore medio potrebbe non conoscere il color grading o non essere in grado di rilevarne l’assenza. Ciò che però riconosce è un certo “senso di mancanza”. Nel mondo de video, il gioco è tutto incentrato sul controllo di dove gli occhi del pubblico si posano. Il color grading regola il focus dell’attenzione all’interno dell’inquadratura e rende l’immagine più piacevole alla vista.

Impara a conoscere quello che stai girando

La consapevolezza di ciò che stai registrando è fondamentale per ottenere risultati eccellenti. Assicurati di girare in “log“, ossia in modalità “piatta“. Questo significa che l’immagine apparirà inizialmente opaca, priva di saturazione e a basso contrasto. Tuttavia, questa scelta è giustificata dal fatto che si conservano così le informazioni necessarie per la successiva correzione del colore.
Nel caso in cui la registrazione presenti un contrasto eccessivo, con dettagli schiacciati nelle zone di nero o sovraesposte in quelle bianche, non sarà possibile recuperare le informazioni mancanti tramite la fase di correzione del colore. Dunque, assicurati di girare in “log“, esponendo correttamente o quasi, e fai attenzione ai colori indossati dai tuoi attori e alle colorazioni presenti nella scena.

Correzione dei colori per continuità

Durante le riprese, molti fattori possono cambiare: ad esempio, il sole può tramontare, influenzando i colori e le esposizioni delle scene. Lo stesso accade quando si utilizzano due telecamere diverse o si modificano le impostazioni su una sola telecamera. Passare da una ripresa all’altra con colori non uniformi può risultare estremamente fastidioso, interrompendo immediatamente l’immersione nel video. Oppure quando si gira nello stesso posto in periodi dell’anno diversi, in stagioni differenti. Basti pensare ai video in time lapse nei cantieri, le cui riprese sono dette di “lungo termine” o “lunga durata” proprio perché implicano spesso due anni o tre anni. Qui le variazioni di tonalità e luce sono oltremodo evidenti. Così come l’inseguirsi di ombre.

Pertanto, è necessario garantire una corrispondenza cromatica continua tra le scene, mantenendo una continuità visiva coerente.

Correzione dei colori per l’approccio artistico

Dopo aver soddisfatto l’equilibrio generale dei colori, rimane ancora un passaggio fondamentale per rendere l’immagine cinematografica: effettuare scelte artistiche. I coloristi più esperti, all’interno di Davinci Resolve, dimostrano come sia possibile regolare i colori all’interno della stessa inquadratura per creare ambientazioni diverse. Ad esempio, osservando un’immagine in cui una donna si tuffa in acqua, è evidente come, giocando stilisticamente con il colore dell’acqua, si possa creare un’atmosfera completamente differente. Un altro esempio interessante mette in evidenza la differenza tra i generi horror, drammatico ed azione.

L’utilizzo degli oscilloscopi

Durante le operazioni di correzione del colore, crei essenzialmente un look e una sensazione unici per le tue riprese. Tuttavia, è fondamentale assicurarsi che i colori regolati siano applicati correttamente. A questo punto entrano in scena gli oscilloscopi. Grazie a questi strumenti, puoi analizzare e valutare l’effetto dei colori nella tua immagine. I diversi monitor e l’illuminazione presente nella stanza in cui lavori potrebbero influenzare la percezione visiva dei colori. Gli oscilloscopi, al contrario, forniranno dati accurati a riguardo.
Immagina che nel tuo video sia presente una maglietta nera. Gli oscilloscopi ti consentiranno di verificare se il livello del nero è stato regolato correttamente e di abbassarlo in modo che risulti effettivamente nero. La stessa operazione può essere effettuata con i bianchi: se necessario, è possibile aumentarne o diminuirne l’intensità. Gli oscilloscopi rendono possibile il controllo dei bilanciamenti tra rosso, verde e blu. Puoi osservare e decidere, ad esempio, di diminuire la presenza di rosso in un’inquadratura oppure di aggiungere una leggera sfumatura di blu. Inoltre, gli oscilloscopi ti offrono la possibilità di misurare il grado di saturazione dell’immagine. Attraverso l’osservazione di questi strumenti, potrai stabilire quali valori gradisci che rientrino in determinati intervalli.

La correzione dei colori primari

Inizierai a lavorare sulla correzione dei colori primari. In questa fase, si gestiscono elementi come il bilanciamento del bianco, il contrasto, la saturazionel’elevazione, la gamma e il guadagno. L’obiettivo è raggiungere un’immagine esteticamente piacevole.
A questo punto, verificherai che l’immagine nel suo complesso sia esposta come desideri. Inoltre, regoli i neri, le ombre, le luci alte e i bianchi (guadagno). L’obiettivo è trovare l’equilibrio perfetto tra i vari parametri. Non dimenticare di valutare anche il bilanciamento generale del bianco. Nel caso di riprese all’esterno, sarà opportuno regolarsi in base alla luce naturale del giorno. Se, al contrario, le tue inquadrature sono colpite da molte luci al tungsteno all’interno, e noti un eccessivo tono giallo, potrai compensare questo fattore sempre tramite il bilanciamento del bianco. L’importante è bilanciare l’aspetto generale dell’immagine in modo da poter affrontare con successo la fase successiva del processo di correzione del colore.

Correzione dei colori secondaria

Nel processo di correzione dei colori, è possibile apportare affinati aggiustamenti all’interno dell’inquadratura. Supponiamo di avere una immagine ravvicinata del viso di un soggetto: l’immagine nel suo complesso può sembrare soddisfacente, ma si desidera che gli occhi spicchino di più, attirando maggiormente l’attenzione. Per ottenere ciò, si può creare una maschera e applicarla solo agli occhi, regolando poi l’esposizione o la luminosità in modo specifico per questa zona. Applicando una sfumatura alla maschera, gli occhi risalteranno più evidenti
Analizzando alcuni dei più celebri film, osservando gli screenshot online, è possibile notare un aspetto interessante: l’attenzione meticolosa dedicata alla precisione dei colori. Se ben realizzata, i colori si accordano in modo così perfetto ed armonioso che è difficile credere sia una coincidenza.
L’importanza della direzione artistica e della scelta oculata dei colori da inserire nella scena è solo il primo passo. Tuttavia, è altrettanto cruciale regolare tali colori per ottenere la perfezione. Anche se il budget non è sufficiente per acquistare gli elementi perfettamente abbinati, è ancora possibile utilizzare la correzione dei colori per ottenere l’aspetto desiderato.
Se non si riesce a ottenere il colore desiderato, è infatti possibile regolarlo autonomamente. Ad esempio, se la scena mostra un’auto verde, è possibile isolare quel colore e trasformarlo in rosso. Inoltre, supponiamo che il verde degli alberi nell’ inquadratura tenda ad inclinarsi troppo verso il giallo. Anche in questo caso è possibile isolare tale tonalità e modificarla per renderla più verde, in linea con il colore di un altro oggetto in scena.
Possedere un così elevato livello di controllo sui colori è estremamente utile. Che si stia girando in una giornata apparentemente scialba che però richiede l’aspetto di un caldo giorno estivo, agendo sulla correzione dei colori è possibile rendere il cielo blu e intensificare la vibrante brillantezza di tutti i colori presenti.

Ora che le basi della colorazione sono state comprese, è possibile iniziare a sperimentare o perfino assumere qualcuno esperto nell’ambito per ottenere risultati sorprendenti. Sia che si tratti di un progetto narrativo o di un’intervista, ricordarsi sempre di considerare i colori durante le riprese e di far passare tutto attraverso la correzione cromatica prima di consegnarlo. Non accontentarsi di un semplice preset predefinito, ma utilizzare quanto appreso in questo articolo per regolare i colori in modo specifico. Ogni progetto e ogni scatto sono unici, quindi, più si diviene padroni di questi aspetti e si inizia ad effettuare correzioni mirate, maggiore sarà l’impatto visivo e l’intensità emozionale dell’immagine stessa.

Glossario Tecnico-Fotografico

  • Luminosità: rappresenta l’intensità della luce presente in un’immagine.
  • Rapporto di contrasto: indica la differenza di luminosità tra le parti più chiare e più scure di un’immagine.
  • Croma: riguarda le informazioni sul colore di un’immagine, comprese la tonalità e la saturazione.
  • Tonalità: si riferisce al colore specifico all’interno dello spettro visibile.
  • Saturazione: rappresenta l’intensità di una tonalità specifica all’interno di un’immagine.
  • Dominante di colore: una tinta evidente che prevale su un’immagine.
  • Correzione primaria: il processo di manipolazione della luminosità e del colore in un video per renderlo naturale.
  • Correzione secondaria: la modifica selettiva del colore in una parte specifica di un video rispetto all’immagine nel suo complesso.
  • Correzione artistica: la correzione del colore per ottenere un aspetto specifico e artistico.

Termini tecnici-fotografici

  • L’indice di luce, noto come luminosità o “luma“, rappresenta la gradazione di intensità luminosa che caratterizza un’immagine.
  • Il rapporto di contrasto, invece, misura la distinzione di luminosità tra le aree più chiare e quelle più oscure all’interno di uno scatto fotografico.
  • Le informazioni relative al colore di un’immagine, come la tonalità e la saturazione, sono contenute nella componente cromatica o “croma“. Attraverso il croma, possiamo percepire e distinguere le differenti nuances cromatiche presenti in uno scatto.
  • La tonalità, invece, riguarda il colore specifico all’interno dello spettro luminoso, mentre la saturazione rappresenta l’intensità di una determinata tonalità o colore all’interno di un’immagine.
  • Quando parliamo di “dominante di colore“, ci riferiamo ad una tinta preminente che emerge e prevale visivamente all’interno di un’immagine, conferendole una caratterizzazione cromatica predominante.
  • Per ottenere un’immagine naturalmente bilanciata, è possibile ricorrere ad una correzione primaria: un processo di manipolazione che agisce sulla luminosità e sul colore dell’intero filmato, creando un risultato che appare spontaneo e verosimile.
  • La correzione secondaria, invece, mira ad intervenire sull’aspetto cromatico di una specifica porzione dell’immagine, evidenziando o attenuando il colore di parti selezionate, in relazione al contesto complessivo dell’intero scatto.
  • Infine, la correzione artistica del colore permette di ottenere una resa cromatica personalizzata e mirata, conferendo all’immagine un aspetto creativo e unico, in linea con le intenzioni artistiche del fotografo.
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